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“Intel” a Gioia Tauro, adesso il pressing è anche politico

In ballo un investimento da 4,5 miliardi di euro. Dopo i sindacati arriva l’appello del gruppo Pd in Consiglio regionale

Raffaele Mammoliti

La possibilità di vedere insediato in Calabria lo stabilimento di “Intel” per la produzione di semiconduttori è allettante ma ancora solo un’ipotesi molto blanda. Eppure non c’è ancora una scelta del colosso statunitense su dove stabilirsi in Italia.
L’area industriale di Gioia Tauro potrebbe giovarsi di questa opportunità e dopo le organizzazioni sindacali adesso entra in gioco anche il pressing politico sulla giunta regionale di Roberto Occhiuto. Il consigliere dem Raffaele Mammoliti ha depositato una specifica interrogazione sul punto: «La Commissione europea ha approvato l’8 febbraio scorso l’European Chips Act, un provvedimento destinato esplicitamente ad aumentare la produzione di semiconduttori in Europa. In questo quadro la Intel Corporation, che produce dispositivi a semiconduttore, microprocessori, componenti di rete, chipset per motherboard (scheda madre), chip per schede video e molti altri circuiti integrati, ha deciso di porre in essere, nei prossimi 10 anni, investimenti importanti per contribuire a colmare il gap dell’Ue che, come previsto nell’European Chips Act, vuole raddoppiare la sua attuale quota di produzione nel mercato globale salendo dal 10 al 20%».

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