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Calabria, la “mala” informazione sui divieti di balneazione

“Amici della Terra” denuncia: «Mancano i cartelli sulla qualità delle acque»

Mario Pileggi

I controlli si stanno effettuando, resta però il nodo dell’informazione. Se infatti la Regione ha acceso i riflettori sullo stato di salute dei mari, dall’altro resta carente l’informazione da parte di Comuni e ministero della Salute, sulla qualità delle acque di balneazione e sui tanti tratti di mare con divieto di balneazione per inquinamento.
A richiamare l’attenzione su questo aspetto, non certo di poco conto considerato che si tratta della salute delle persone, è il geologo Mario Pileggi, consigliere nazionale di “Amici della Terra”, che “richiama” gli Enti che dovrebbero tutelare la salute dei bagnanti. «Sulle spiagge del Tirreno e dello Jonio – spiega il geologo – non si vedono tutti i cartelli che dovrebbero essere esposti per informare i bagnanti su dove iniziano e terminano i divieti di balneazione per inquinamento e la loro causa e durata. E neanche si vedono gli oltre 1.300 cartelli, in corrispondenza di inizio e fine di ognuna delle circa 630 aree adibite alla balneazione, con esposti i dati sulla qualità delle acque e i profili delle stesse aree monitorate con analisi mensili dall’Arpacal». A ciò si aggiunge anche l’assenza di un sito regionale «informativo, georeferenziato e aggiornato in tempo reale sulla qualità delle acque di balneazione come avviene in tante altre regioni del BelPaese».

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