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In Calabria estate "senza spazzatura in strada" aspettando il termovalorizzatore

Le nuove modifiche al Piano rifiuti. Occhiuto: «Stiamo stoccando, poi smaltiremo». Confermati 9 ecodistretti, ma chi deciderà dove fare i nuovi impianti? Spunta il “giallo” dei conferimenti annunciati da Ragusa alla Calabria

A meno di sei anni dal Piano rifiuti approvato durante la presidenza di Mario Oliverio, la Regione ha oggi un nuovo strumento legislativo per affrontare una delle criticità più gravi con cui da tempo fanno i conti governanti e governati calabresi. «Quest’estate, a differenza degli anni passati, non ci sarà spazzatura per le strade grazie all’Authority unica», ha assicurato il governatore Roberto Occhiuto. Non sarebbe certo una cosa da poco. Ma l’emergenza è ancora realtà e lo ha confermato indirettamente lo stesso presidente in aula: «Stiamo stoccando i rifiuti, poi si smaltiranno quando ci sarà un fabbisogno minore». Il che significa che, come già disposto con ordinanza urgente dalla Provincia di Catanzaro, si stanno solo creando nei siti nuovi spazi dove piazzare temporaneamente le balle di rifiuti.
Le modifiche al Piano approvate in Consiglio regionale prospettano un’unica novità: il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro, di cui si parla da anni e su cui il governo regionale, nonostante la contrarietà del territorio, sta puntando tutto. Il vecchio Piano prevedeva di portare nell’impianto 120mila tonnellate all’anno di Css, ma per il «malfunzionamento» delle attuali linee se ne trattano la metà. Erano inoltre previsti 9 «ecodistretti» ognuno con una sua discarica di servizio.

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