Calabria

Mercoledì 18 Dicembre 2024

Calabria, l’Agenzia per la coesione “cancella” le periferie. Beffati i Comuni

La sede dell’Agenzia nazionale per la coesione

Doppiamente beffati. È la sensazione che hanno provato in questi giorni i sindaci di molti Comuni calabresi, non appena hanno potuto prendere visione della nuova mappa delle aree interne redatta dall’Agenzia nazionale per la coesione. La nuova “geografia” disegnata a Roma presenta profili inediti e sorprendenti. Un dato su tutti: i centri cosiddetti “periferici” scendono da 142 a 118, quelli “ultraperiferici” da 33 a 13. Di contro, i Comuni denominati di “cintura” rispetto ai grandi centri urbani salgono da 67 a 114. Piccolo passo indietro per inquadrare meglio la vicenda: le aree interne sono i Municipi italiani più periferici, in termini di accesso ai servizi essenziali (salute, istruzione, mobilità). Per definire quali ricadono nelle aree interne, per prima cosa vengono definiti i comuni “polo”, cioè realtà che offrono contemporaneamente (da soli o insieme ai confinanti): un’offerta scolastica secondaria superiore completa (cioè almeno un liceo, un istituto tecnico e un istituto professionale); un ospedale sede di Dea di primo livello; una stazione ferroviaria. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

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