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Cutro, operazione Kyterion: torna in bilico il non luogo a procedere per il fratello del boss

Accolto il ricorso della Dda di Catanzaro

Domenico Grande Aracri

A sei anni di distanza si rimette in discussione il provvedimento con cui il gup di Catanzaro decise di prosciogliere da ogni accusa l'avvocato Domenico Grande Aracri, fratello del boss di Cutro Nicolino detto “Mano di Gomma”, coinvolto nell'inchiesta Kyterion. La Cassazione ha infatti accolto il ricorso presentato dalla Dda di Catanzaro contro la decisione del gup distrettuale di Catanzaro che nel gennaio scorso aveva respinto la richiesta di revoca del proscioglimento avanzata dai pm dell'antimafia. Domenico Grande Aracri era stato prosciolto al termine dell’udienza preliminare scaturita dall’inchiesta Kyterion che scattò il 28 gennaio del 2015, in concomitanza con il blitz dell’operazione gemella “Aemilia”. Associazione a delinquere di stampo mafioso era l'accusa nei confronti dell'avvocato cutrese. Il 15 gennaio 2016 il gup Carlo Saverio Ferraro aveva deciso il proscioglimento per Domenico Grande Aracri. Dopo quel verdetto però la Dda ha raccolto ulteriori elementi, dichiarazioni di nuovi pentiti e testimoni di giustizia che hanno indicato in Domenico Grande Aracri un elemento di spicco della consorteria cutrese. Da qui la decisione di chiedere la revoca della sentenza di non luogo a procedere.

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