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Calabria: acqua e rifiuti, in aula la riforma dei veleni

Da mercoledì in commissione, a Palazzo Campanella, il ddl varato dalla giunta regionale. L’Anci invoca un confronto e attende risposte. La maggioranza: «Via libera entro Pasqua». Ma l’opposizione pressa sul ritiro della delibera

La rivoluzione è tutta nell’articolo 4: «Per l’esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione dei rifiuti urbani.... è costituita l’Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comini della Calabria». E ancora: «L’Autorità esercita le proprie funzioni per l’intero Ambito territoriale ottimale ed ha sede legale a Catanzaro».
Sono due passaggi della delibera n. 118 della giunta regionale datata 21 marzo scorso, quella che già tanto sta facendo discutere tra i sindaci. E che adesso arriva al passaggio decisivo con l’esame in Consiglio regionale. Perché l’esecutivo guidato da Roberto Occhiuto, convinto assertore della necessità di accentrare tutte le funzioni in un supersoggetto unico, non vuole perdere tempo.
Il disegno di legge, trasmesso a Palazzo Campanella, è già iscritto all’ordine del giorno della prossima seduta della quarta commissione del Consiglio regionale (Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente). I lavori sono fissati per mercoledì 6, alle 14. Un solo punto: “Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente”. Relatore sarà il presidente dell’organismo, Pietro Raso, della Lega. Invitato a relazionare il dirigente generale del dipartimento regionale Territorio e Tutela dell’Ambiente, Gianfranco Comito.

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