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L'allarme dei sindacati: "Sul precariato calabrese una preoccupante battuta d'arresto"

"Manifestiamo forte preoccupazione per la battuta d’arresto che ha segnato la messa in pratica della L. 42/2021 con cui si storicizzavano le risorse per il bacino del precariato storico calabrese in particolare quello relativo alle Leggi Regionali 15-31-40. Frutto delle richieste sindacali e di una proficua interlocuzione con la l’assessore al Lavoro Princi, la nuova formulazione normativa in tema di contributo finanziario alle stabilizzazioni è stata sottoposta ad alcuni rilievi di legittimità da parte del Governo nazionale. Una brusca interruzione del percorso intrapreso, che ha nuovamente trascinato nell’incertezza centinaia di lavoratori che operano quotidianamente nelle nostre comunità". E' quanto affermano in una nota i rappresentanti sindacali delle sigle NIdiL Cgil Calabria, Ivan Ferraro, Felsa Cisl Calabria, Gianni Tripoli, UilTemp Calabria, Luca Muzzopappa. 

"Si ricorderà che Nidil – Felsa e UilTemp, avevano tenuto diversi incontri con gli Enti utilizzatori (in particolare con il Comune di Acri, il Parco del Pollino, il Comune di San Giovanni in Fiore) per affrontare nel concreto le opportunità e le criticità di procedere alla effettiva stabilizzazione del bacino. Infatti, a fronte della certezza dei finanziamenti fino a quiescenza dei lavoratori, vi sono criticità normative che non permettono l’assorbimento dei lavoratori laddove la dotazione organica non lo consente, ed è chiaro che occorre valutare una serie di azioni e di alternative da mettere sul tavolo con le proposte già avanzate nei mesi scorsi dalle stesse Organizzazioni Sindacali.

Accanto a questi, rimane la problematica del contingente della L. 12, anche facente parte della legge sul superamento del precariato, ma che da anni sono senza reddito ed in attesa che siano finalizzate le procedure di ricollocamento avviate e mai concluse. Anche per questi lavoratori Nidil – Felsa e UilTemp, avevano avviato già nello scorso dicembre un dialogo con l’assessorato al Lavoro, registrando positivamente la volontà della Giunta di risolvere la vertenza, ed avevano abbozzato proposte di azioni risolutrici che però ancora non sono state affrontate.

Riteniamo che, proprio davanti a tutte queste difficoltà - concludono - sia ancora più importante fare il punto della situazione sull’intera vicenda del precariato storico calabrese, che sta subendo un momento di indeterminatezza e pertanto abbiamo chiesto un incontro all’assessorato al Lavoro per capire su quali linee di azione la Giunta Occhiuto si stia muovendo per uscire dall’impasse".

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