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Covid Calabria, l’83% dei pazienti intubati non è vaccinato

Nella regione funziona la profilassi: lo rivela il report epidemiologico della Regione sui dati ospedalieri

Il Covid fa male a chi lo incontra, a chi lo sfiora, a chi si affaccia davanti ai macchinari delle terapie intensive per sentire il respiro sfumato dentro quei corpi consumati da giorni di malattia e solitudine nelle corsie. Negli ospedali la morte è silenziosa, arriva all’improvviso. In Rianimazione lo anticipa quel suono che diventa colonna sonora di ogni tragedia. Dal primo agosto al 20 gennaio, secondo i dati pubblicati nel report epidemiologico della Regione, a fronte di 249 nuovi ingressi si sono registrati ben 149 decessi (13 nella settimana tra il 14 e il 20 gennaio). Numeri che nutrono una statistica impressionante, un quadro drammatico sul quale pesa, evidentemente, la resistenza no vax. Solo il 17% dei pazienti attualmente intubati, infatti, risulta vaccinato. Il restante 83% non è vaccinato o non ha completato il ciclo primario di vaccinazione (doppia dose o vaccino monodose).
Sulla frenata del contagio pesa la spinta che arriva dalla campagna di profilassi che in Calabria continua a mettere insieme risultati importanti. Venerdì sono state somministrate 17.298 dosi (2.265 prime iniezioni, 1.890 richiami e 13.143 booster). Un dato che aggiorna la porzione di popolazione vaccinabile messa al sicuro (77,9%). Benissimo le dosi pediatriche: in 35.969 aspettano il richiamo mentre 4.326 bambini tra 5 e 11 anni hanno già completato il ciclo primario (doppia dose). Complessivamente, le somministrazioni nella categoria più giovane hanno raggiunto, dunque, quota 44.621.

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