Una nuova fiammata spinge il virus dentro una curva che velocemente si dilata secondo una progressione sempre più esponenziale. Il covid non è stanco di correre, non ha il fiatone. E continua a riempire gli ospedali. Ieri la Calabria ha raggiunto la soglia di rischio nelle aree critiche. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è salito pericolosamente al 9,94% (il limite è al 10%) con 3 nuovi pazienti intubati (uno a Reggio e due a Catanzaro dove arrivano anche i malati di Cosenza senza più posti in Rianimazione). L’altro indicatore decisionale fuori controllo è quello dei casi settimanali. Tra il 27 novembre e ieri, l’incidenza cumulativa regionale ha fatto registrare 101 casi per 100mila abitanti. Tra il 19 e il 25 novembre era di di 69,2 diagnosi. Doppiata la soglia epidemica fissata a 50 positivi, oltre la quale il tracciamento non è garantito.
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