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Covid, Calabria unica regione a rischio epidemico basso

Covid, il Ponte di Ognissanti (con un’attività di testing&tracing ridotta) e i 219 casi di ieri raffreddano però l’entusiasmo

Il cielo della Calabria appare venato d’incertezza tra sorrisi e paure. L’ultimo report della Cabina di regia regala alla regione un primato nazionale: l’unica terra con rischio basso. Ma il virus non è andato disperso, non è svanito. I dati dichiarati ieri dalla Regione raccontano altro e alzano la polvere del contagio in nuvole che tornano livide con 219 diagnosi attraverso 4.833 tamponi lavorati (con un tasso di positività al 4,53%). Pulsano anche i casi settimanali con una incidenza che ha raggiunto le 67 diagnosi per 100mila abitanti contro le 65 messe a referto nelle 24 ore precedenti (e osservate dal Ministero). Un bollettino che aggiunge altre tre vittime (un decesso a Cosenza, uno a Rossano e un terzo a Crotone) alla contabilità del dolore.
Monitoraggio Numeri che preoccupano e altri che confortano. La Cabina di regia si è affacciata sul solito scenario, ormai attempato, risalente alla settimana compresa tra il primo e il 7 novembre (periodo, tra l’altro, condizionato dalla frenata nell’attività di testing&tracing nel ponte di Ognissanti che qui è stata più evidente che altrove) con una valutazione, per quanto riguarda l’Rt riferito ai casi sintomatici, in netto miglioramento. Il nuovo indice di contagiosità, secondo i saggi del Ministero della Salute, fa registrare un valore puntuale medio di 1,13 (compreso tra gli estremi 1 e 1,26) contro l’1,23 (1,08-1,39) che era stato segnalato sette giorni prima. Inoltre, nel paesaggio pandemico calabrese non compaiono più allerte e la classificazione di rischio è scesa da moderata a bassa. In picchiata i nuovi casi riportati alla Prociv negli ultimi 14 giorni e l’indice Rt sulla base della sorveglianza integrata Iss (inizio sintomi e data di ospedalizzazioni). Diminuiscono anche i nuovi episodi di infezione non associati a catene di trasmissione note (da 93 a 76), mentre si registrano due focolai in più (da 22 a 24 il totale). La pagella soddisfa il covid manager calabrese, Fortunato Varone: «I dati confermano una gestione virtuosa della campagna vaccinale, ma anche l’attenzione che i calabresi stanno dimostrando. Pur se tutto ciò non significa che si può abbassare la guardia».

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