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Autorità idrica Calabria: delineati due percorsi. Ma rimane l'incognita del gestore unico

I vertici Aic evidenziano comunque la straordinarietà delle competenze maturate da Sorical

«Il nodo Sorical non può bloccare l’avvio dell’Autorità idrica regionale». È quanto in sostanza si evince dai contenuti delle comunicazioni del presidente dell’assemblea Marcello Manna e dal direttore generale della stessa Aic, Francesco Viscomi, con il presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì. I vertici dell’Autorità idrica tornano ad indicare il percorso da seguire nell’ottica di una definitiva svolta del servizio idrico integrato. Il primo scoglio da superare, in tal senso, è l'assetto del gestore d’ambito al quale affidare la conduzione piena e definitiva del servizio secondo «parametri – sottolineano Manna e Viscomi – di efficacia, qualità tecnica ed efficienza determinati dagli Enti sovraordinati, tra i quali Arera, i diversi Ministeri coinvolti nel processo e la Comunità Europea». Le risorse finanziarie messe a disposizione dalla programmazione nazionale comunitaria 2021-2027 e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza sono ingenti «e in quanto soggetti responsabili e competenti in materia, abbiamo l’obbligo e il dovere di procedere speditamente – sostengono i vertici dell’Aic – verso gli obiettivi successivi, che dovranno avere come scopo finale la creazione delle condizioni di accesso definitivo alle linee di finanziamento».

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