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Pizzo, la scuola riparte tra luci e ombre. Passata la festa restano i ritardi

Il “risveglio” della Calabria dopo l’inaugurazione del nuovo anno con Mattarella

Il giorno dopo riecheggiano ancora le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Calabria. C’è il calore del suo abbraccio, la tensione dei suoi richiami, la straordinarietà della sua visita. Perché la Calabria dimenticata, bistrattata, ultima degli ultimi, è stata la protagonista. Protagonista positiva, per un giorno. Simbolo della ripartenza, la prima pagina di un nuovo libro da scrivere. Ma la Calabria, il giorno dopo, ritorna ad essere la Calabria. Con le sue contraddizioni, i suoi mille perché, le sue grandi bellezze, i suoi immensi dolori. È l’eccellenza dell’Istituto Nautico che il Capo dello Stato ha scelto per inaugurare il nuovo anno scolastico e che, ancora ieri, era inebriato dal successo di una festa che ha restituito onore alla sua storia proiettandolo nel futuro. Ma – per restare nel Vibonese – è anche la “tendopoli” allestita a Portosalvo – poche centinaia di metri dalla scuola che Mattarella ha inaugurato – per ospitare i piccoli della scuola materna ed elementare, la cui scuola è stata dichiarata inagibile. Luci e ombre della Calabria chiamata a ripartire dalla scuola ma che dentro la scuola fa emergere tutte le sue contraddizioni. Tante potenzialità ma anche tante opportunità perse.

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