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Centri per l’impiego in Calabria, assunzioni fantasma

Nessun nuovo ingresso (sui 536 programmati) nelle 15 strutture calabresi nonostante i fondi stanziati dal governo

L'ingresso del Centro per l'impiego di Catanzaro

Il piano è ancora lettera morta: nessuna assunzione, delle 536 in programma, è stata realizzata nei 15 Centri per l'impiego calabresi. Nonostante i recenti annunci della Regione - al netto della tempistica sospetta, a ridosso della scadenza elettorale - sullo sblocco delle procedure, il rischio di mettere a repentaglio il rilancio delle politiche attive del lavoro è concreto. Eppure, per una volta, il problema non è relativo alla carenza di risorse. Quelle ci sono, inserite nel Recovery, che destina circa 5 miliardi per il potenziamento della rete dei Centri per l'impiego e il rilancio della politiche del lavoro. A decorrere dal 2021, ci sono 466 milioni annui per l'assunzione di oltre 11.000 persone, così da far crescere il plotone in servizio nei Cpi: dagli attuali 8.000 a circa 20.000 lavoratori. Eppure, nonostante i buoni propositi, il quadro delle assunzioni fa registrare enormi ritardi. Secondo l’ultimo monitoraggio del governo, su 11.600 nuovi ingressi previsti nel triennio 2019-2021, ne sono andati in porto 1.300. A quota zero, assieme alla Calabria dove alcuni Cpi sono inattivi da tempo, ci sono altre sei regioni.

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