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Carenza infrastrutturale in Calabria, decreto legge per colmare il divario

Entro novembre il Ministero eseguirà una ricognizione sulle priorità

Uno dei tratti a corsia singola della “106” nel territorio di Soverato

Potrebbe portare a qualche importante novità il decreto legge infrastrutture approvato dal governo pochi giorni fa. Ma spetta anche alle istituzioni locali tenere accesi i riflettori sulle priorità esistenti in Calabria. Alibi zero verrebbe da dire, se non fosse che già in passato diverse misure non hanno portato a significativi miglioramenti dal punto di vista del recupero del gap infrastrutturale che caratterizza la Calabria dalle regioni più avanzate d’Italia e d’Europa.
Ma cosa prevede nello specifico il provvedimento del governo? Tra le misure ne è stata inserita una che mira ad agevolare gli investimenti per ridurre i divari infrastrutturali sul territorio, attraverso «un’attività di ricognizione e censimento da parte del Mims (ministero per le infrastruttura e la mobilità sostenibile) – spiega la nota del dicastero – delle infrastrutture sanitarie, assistenziali, scolastiche, stradali e autostradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali e idriche». Sulle altre saranno invece gli enti territoriali a occuparsene.

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