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Elezioni Comunali in Calabria, ignorata la commissione Antimafia

In vista delle Amministrative del 3 e 4 ottobre nessuna lista è stata posta al vaglio della Commissione. Il presidente Morra chiama alle proprie responsabilità tutte le forze politiche. Gli elettori si recheranno alle urne in 82 centri della Calabria tra cui Cosenza

A una manciata di giorni dalla chiusura delle liste elettorali, in vista del voto per Regione e Comuni, in programma il 3 e 4 ottobre, la grancassa della politica sul controllo dei candidati attraverso il vaglio della Commissione parlamentare antimafia sembra essersi ormai placata. Partiti e movimenti che si sono sottoposti volontariamente ad “esame” hanno tirato quasi tutti un sospiro di sollievo. E allora la campagna elettorale procede sui binari di sempre, benché norme (legge Severino) e codici etico e di autoregolamentazione, spesso evocati dai partiti, imporrebbero dei comportamenti piuttosto stringenti.
Nell'immaginario generale, questa volta agli elettori calabresi si presenteranno liste regionali pulite per il semplice motivo che la Commissione parlamentare antimafia ha stabilito che gli “impresentabili” sarebbero solo due appartenenti allo schieramento di centrodestra dell’area Sud.
Ma in attesa di toccare con mano e prendere atto delle formazioni delle liste che saranno presentate in Corte d'Appello a Catanzaro sabato e domenica prossimi, emerge un altro dato che non lascia per nulla tranquilli gli elettori: «In Commissione antimafia non è arrivata alcuna lista riguardante i Comuni chiamati al voto in Calabria». A confermarlo è stato lo stesso presidente Nicola Morra. «Abbiamo preso in esame oltre 439 nomi, ma per quanto concerne i comuni calabresi, nessuno». Un dato allarmante considerato che proprio la regione che registra il maggior numero di consigli comunali sciolti per infiltrazioni mafiose, non avverte il bisogno di mettere in atto azioni preventive in grado di scoraggiare la presenza di candidati sospetti.
Il prossimo appuntamento elettorale, infatti, sarà un grande banco di prova per quanto attiene il pericolo delle ingerenze criminali negli enti pubblici. I Comuni chiamati al voto tra il Pollino e lo Stretto saranno 82, di cui 30 in provincia di Cosenza; 20 in provincia di Catanzaro, 19 in provincia di Reggio Calabria; 8 a Vibo e 5 a Crotone.

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