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Ricerca sulla depurazione in Calabria: 500 mila euro per due progetti

Ammesse le proposte di Unical e Mediterranea. L'obiettivo è il miglioramento di tutto il sistema. Savaglio: «Arriveranno risultati importanti»

Sono due i progetti risultati ammissibili, per un investimento di circa 500 mila euro a valere sul Por Fesr Fse Calabria 14/20, nell’ambito dell’invito a presentare proposte della Regione con il fine di sostenere interventi per migliorare il sistema della depurazione in Calabria mediante specifici percorsi di ricerca, da attivare con il finanziamento di assegni di ricerca emanati dagli atenei regionali.
Il dipartimento Presidenza, preso atto dei lavori della commissione di valutazione, ha approvato, con il decreto dirigenziale n. 8389 dell’11 agosto 2021 l’ammissione a finanziamento delle proposte dell’Università della Calabria di Rende e dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

«Attenzione verso l'ambiente»

«Questo – dichiara l’assessore all’Istruzione, Università, Ricerca scientifica e Innovazione, Sandra Savaglio – è il risultato di un lavoro abbastanza meticoloso e impegnativo, avviato più di un anno fa. Abbiamo avuto sempre una particolare attenzione verso l’ambiente e voluto l’impegno del mondo della ricerca. L’iniziativa si inserisce all’interno della preziosa collaborazione con l'assessore alla tutela dell'Ambiente, Sergio De Caprio. Da lui è arrivata la proposta di lavorare insieme in un progetto univoco sulla depurazione. Sono sicura che lo sforzo porterà a dei risultati molto importanti per la Regione Calabria. È la prima volta che le università, con conoscenze sulla depurazione, offriranno i loro mezzi per migliorare l’inquinamento dei mari e dei fiumi, un problema atavico ma anche un tema molto complesso. Questo progetto avrà anche degli effetti importanti per i nostri giovani ricercatori che possiedono le competenze, ma che troppo spesso le hanno applicate in altre regioni o addirittura all’estero. I progetti presentati sono particolarmente corposi e si occuperanno della depurazione di una grande fetta della popolazione calabrese».
«Sono molto contenta – conclude l’assessore – dell’obiettivo che ci siamo prefissi e ho grandi aspettative sul risultato finale: sono sicura che, grazie alla realizzazione di questi progetti, peraltro abbastanza economici, avranno ripercussioni sociali ed economiche enormi per la Calabria. Ora mi resta solo di augurare ai nostri scienziati e agli amministratori buon lavoro e un grosso in bocca al lupo, sono fiera di tutti loro».

Lo schema di convenzione

Con lo stesso atto è stato approvato, inoltre, lo schema di convenzione volto a regolamentare e definire nel dettaglio le attività e le procedure, come da allegato A del decreto.

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