Un’estate di timori che rischia di sfociare in un autunno senza soldi e in un inverno a rischio fallimento. È il percorso a ostacoli che sta terrorizzando i 3.500 lavoratori dell’Abramo customer care. Da Montalto Uffugo a Crotone passando per Catanzaro dietro quelle postazioni, che ora stanno riprendendo vita nonostante l’emergenza sanitaria da Covid-19, c’è il dramma di donne e uomini non più giovanissimi che dopo anni di tranquillità ora fanno i conti con stipendi ancora da erogare. Temono pure che già dal mese prossimo possano ritrovarsi senza salario e senza ammortizzatori sociali. I sostegni sarebbero d’altronde la conseguenza di un fallimento che ancora non c’è. Le prospettive però sono tutt’altro che rosee e così con il terrore negli occhi ripensano agli stipendi ancora congelati e alle commesse che scarseggiano, mentre il mondo non si ferma. Da qui il timore di restare stritolati dalla macchina a ciclo continuo delle scadenze di mutui e bollette.
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