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Green Pass, Spirlì: "Non trasformarlo in controllo poliziesco"

"Noi non possiamo chiedere lasciapassare a ogni centimetro di spostamento, mi sembra quel film di Troisi e Benigni..."

«Non possiamo chiedere il green pass per entrare ai supermercati o nei luoghi comuni perchè poi davvero diventa una sorta di controllo poliziesco». Lo ha affermato il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, della Lega, a margine di una conferenza stampa nella sede della Giunta a Catanzaro. «Condivido - ha aggiunto Spirlì - la linea della Lega, ma non necessariamente perchè è una linea di partito ma perchè è una linea di buon senso. Noi non possiamo chiedere lasciapassare a ogni centimetro di spostamento, mi sembra quel film di Troisi e Benigni. Occorre che tutti quanti facciano una cosa molto importante: a prescindere dalle convinzioni personali, bisogna avere un convinzione di popolo, di appartenenza, e pensare a vaccinarsi, perchè le vaccinazioni aiutano».

«Abbiamo visto - ha aggiunto il presidente ff della Regione Calabria - cosa significa non essere vaccinati: le persone che stanno adesso un po' patendo sono persone non vaccinate, per oltre il 95 dei ricoverati sono persone non vaccinate. Questo conferma che i vaccini aiutano. Dai 12 anni in su forse è il caso di decidere di fare il vaccino. Questo è il primo atto dovuto nei confronti della comunità, poi il resto bisognerà deciderlo di volta in volta. Ma non possiamo però chiedere certamente il green pass per entrare ai supermercati o nei luoghi comuni perchè poi davvero diventa una sorta di controllo poliziesco che onestamente - ha concluso Spirlì - inizierebbe a creare grandi disagi nella popolazione e forse anche giustificati».

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