È stato convocato per il prossimo 5 agosto, alle ore 11, in videoconferenza con il ministero dello Sviluppo economico e il ministero del Lavoro, il tavolo di crisi sulla vicenda dell’Abramo customer care, l’azienda calabrese di call center che occupa circa 4 mila persone, gran parte delle quali in Calabria (1.200 solo a Crotone), ma anche nel Lazio e in Sicilia. Lo rendono noto i deputati del M5s Elisabetta Barbuto, Anna Laura Orrico e Paolo Parentela che avevano appunto scritto ai ministeri competenti per sollecitare la prosecuzione del tavolo di crisi la cui prima riunione si è svolta a maggio di quest’anno con la partecipazione non soltanto delle associazioni sindacali e dell’azienda Abramo, ma anche con la presenza dei rappresentanti del Comune di Crotone. Una riunione che ora diventa ancora più impellente visto l’esito della gara per la vendita all’asta dell’azienda che è andata deserta. Per quanto attiene alla vicenda squisitamente giudiziaria - scrivono in proposito i parlamentari del M5s - allo stato non si possono che avanzare alcune ipotesi fra le quali, in primis, l’indizione di una nuova gara per l’aggiudicazione del complesso aziendale a prezzo base d’asta ridotto non prima di avere invitato la società a riparametrare il concordato ex art. 163 bis della legge fallimentare. Ma il Tribunale potrebbe, inoltre, considerare ancora valida l’offerta di Heritage sulla base della quale era stata avviata la procedura competitiva ai fini dell’aggiudicazione, mentre auspichiamo che l’ipotesi del fallimento sia remota e che vengano prioritariamente battute tutte le strade che consentano il salvataggio della azienda e la salvaguardia dei livelli occupazionali».