Calabria

Sabato 27 Aprile 2024

Gli effetti della Consulta sulla sanità. La politica calabrese reggerà la sfida?

Undici anni di commissariamento non sono stati sufficienti per guarire completamente la sanità calabrese. La recente sentenza della Corte costituzionale, che ha dichiarato illegittimi alcuni passaggi del decreto Calabria-bis, può rappresentare una svolta? Dipenderà dal grado di assunzione di responsabilità da parte della politica calabrese. Già, perché al netto delle tante dichiarazioni seguite alla pronuncia della Consulta, il nodo da sciogliere rimane tutto lì: i rappresentanti eletti tra il Pollino e lo Stretto saranno in grado di prendere in mano la situazione e andare oltre sterili enunciazioni dal sapore propagandistico? Tra le censure mosse dai giudici costituzionali, c’è quello concernente lo sblocco del contributo di solidarietà (pari a 60 milioni). Il decreto prevede l’obbligo per il commissario di aggiornare il Piano di rientro, adeguando il Programma operativo 2022-2023. Per la Consulta tale previsione è illegittima perché non consente, in alternativa, alla Regione di ridiscutere il Piano di rientro con lo Stato. Eppure una norma in tale direzione era stata inserita nella legge finanziaria del 2009 e non è stata mai applicata a queste latitudini. L'articolo integrale potete leggerlo nell'edizione cartacea – Calabria

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