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Comuni calabresi a rischio default, più tempo per ripianare i disavanzi

Gli enti locali a rischio default (circa 200 in Calabria) potranno risanare i conti in 10 anni

Boccata d’ossigeno per i Comuni in situazioni finanziarie non floride. L’approvazione alla Camera del decreto Sostegni bis e, soprattutto, di un emendamento pensato per gli enti locali, consente alle amministrazioni a rischio default dopo una recente sentenza della Consulta, di tirare un sospiro di sollievo. La dote di 500 milioni, prevista dal testo originario del decreto Sostegni bis, sale a 660 milioni. E si riconosce agli enti la possibilità di ripianare dal 2021 l'eventuale maggiore disavanzo, registrato al 31 dicembre 2019 e derivante dalla pronuncia della Corte, in quote costanti entro il termine massimo di 10 anni al netto delle anticipazioni rimborsate nel 2020.
I giudici costituzionali, con la loro sentenza, hanno cancellato il ripiano in 30 anni dei deficit prodotti dai prestiti per pagare le vecchie fatture. In Calabria sono circa 200 i Municipi - di tutti i colori politici, tra i quali anche importanti capoluoghi - a rischio crack dopo il deflagrare del problema.

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