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Al via il censimento di ponti e viadotti. La Calabria vara un progetto innovativo

I fondi ministeriali per centrare l’obiettivo sono pari a 65 milioni. L’iniziativa vedrà la partecipazione delle Università calabresi

L'assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria, Domenica Catalfamo

Occhi puntati su ponti e viadotti. In Calabria scatta l’ora del censimento e delle verifiche di sicurezza sulle infrastrutture viarie secondarie. Cinque i milioni di euro regionali stanziati per un monitoraggio che riguarderà ponti e viadotti di competenza provinciale. Sullo sfondo c’è però un progetto, illustrato ieri mattina in Regione dall’assessore alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, che parte proprio dalla Calabria, ma che appare di ben altre dimensioni tant’è che i fondi ministeriali destinati al nostro territorio a tale scopo ammontano a ben 65 milioni di euro suddivisi tra i 13.609.888,57 euro destinati alla provincia di Catanzaro; i 14.297.774,57 che andranno alla Città metropolitana di Reggio Calabria; i 17.544.681,72 quantificati per la provincia Cosentina nonché gli 8.827.883,89 euro e gli 11.057.525,70 che saranno dirottati rispettivamente su Crotone e Vibo Valentia.

Entro il 2023 gli interventi conseguenti a un censimento scattato ormai un anno fa. La sfida sul piatto è l’anagrafe dei ponti da redigere nel nome della sicurezza e «con il coinvolgimento delle università calabresi». Questa la promessa di un assessore regionale alle Infrastrutture fiera di aver lanciato «un’innovativa metodologia tecnica di censimento, verifica di sicurezza e monitoraggio dei ponti e dei viadotti».

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