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Tirocinanti in Calabria, si apre uno spiraglio: riammessi tutti gli emendamenti

È una danza del gambero in salsa calabrese quella che vede loro malgrado protagonisti i 6520 tirocinanti

Un passo avanti, dopo i dieci indietro di martedì. È una danza del gambero in salsa calabrese quella che vede loro malgrado protagonisti i 6520 tirocinanti i cui contratti sono ormai in scadenza (per molti già terminati da tempo). Dopo le proteste e la delusione di martedì, da Roma, infatti, ieri, una voce flebile è giunta in Calabria: gli emendamenti che non erano passati sono stati riammessi in Commissione. Non la soluzione ma, certamente, una fiammella che si riaccende.

Non riaccende la speranza, quella no. Perché di sperare gli ex lavoratori della mobilità in deroga hanno smesso da tempo. Erano scesi in strada sostenuti dall’Usb – occupando la strada di accesso all’aeroporto e la Ss 280 – per urlare la loro disperazione e chiedere la contrattualizzazione dopo anni di servizio negli Enti locali senza tutele. Una protesta interrotta dopo la mediazione con la Prefettura di Catanzaro, per cui si attende l’apertura di tavolo con il Ministero. Da Roma, però, un segnale ieri è arrivato e ad annunciarlo è stato lo stesso deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro, che sugli emendamenti al decreto Sostegni bis aveva lavorato con l’on. Roberto Occhiuto.

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