«Lei o mente o è stato preso in giro», l’avvocato Salvatore Staiano sceglie di giocare a carte scoperte la partita con il collaboratore di giustizia Andrea Mantella. Tre ore di botta e risposta, cadenzati da momenti di tensione anche con i rappresentanti della Dda di Catanzaro, tanto da richiedere più volte l’intervento del collegio arrivato anche a minacciare di sospendere l’udienza.
Ieri nell’aula bunker di Lamezia Terme si è svolto il primo round della sfida più attesa negli ambienti giudiziari del processo Scott Rinascita. Mantella non è solo uno dei pentiti chiave della maxi inchiesta coordinata dalla Dda e Staiano non è solo il difensore di Giancarlo Pittelli figura cardine dell’impianto accusatorio. Le dichiarazioni del pentito infatti hanno portato al rinvio a giudizio del noto penalista coinvolto nell’inchiesta sulle presunte false perizie che avrebbero consentito a Mantella di lasciare il carcere. Comprensibile quindi l’attesa anche se più volte l’avvocato Staiano ha tenuto a precisare che non aveva alcuna intenzione di «difendere la sua persona». Fin dalle prime battute l’avvocato ha cercato di smontare la credibilità dell’ex boss scissionista vibonese divenuto collaboratore nel 2016.
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