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Spirlì attacca Boccia: "Mi fa tenerezza, meglio farebbe a coltivare silenzi"

"Francesco Boccia mi fa tenerezza. Mi piace considerarlo un amico, per poter essere tenero nel giudizio: è stato un pessimo ministro; trasparente, direi, per tonalità di colore". Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Calabria Nino Spirlì. "Nel timido pallido rossore di un partito in via di scolorimento - aggiunge -, Boccia rappresenta, politicamente, la piccola presenza 'grigiodemoNcristiana' con mancanza affettiva di Andreotti. Dopo aver comprato un vecchio telaio in disarmo, ha 'piccato' di voler diventare tessitore, non avendone la manualità".

"In Calabria - conclude Spirlì - lascia pessimi ricordi: dall'impugnativa storica in poi. Oggi, sceglie di continuare a perdere: lotte, battaglie, tempo. Spreca uomini ed energie. Meglio farebbe ad allevare silenzi e coltivare pazienze. Anche per autopietà: quel regalo che, a volte, salva vite, a volte, carriere. Senza rancori".

L'affondo di Graziano contro Spirlì

"Un presidente per caso che passerà alla storia per il nulla prodotto in questi mesi di emergenza se non uno smodato ricorso alle nomine ed uscite sui media utili solo ad alimentare stereotipi sulla Calabria. Spirlì spieghi ai calabresi perché non ha voluto ricevere i sindacati, come gli aveva chiesto Boccia, e soprattutto perché non ha fatto la programmazione dei fondi europei 2021/2027". "Ma io sono solidale con lui perché anche il centrodestra non vede l'ora di scaricarlo e voltare pagina. Nelle sue dichiarazioni si avverte tutta la paura di chi sa che il centrosinistra sta costruendo, anche grazie a Francesco Boccia, una proposta politica di governo forte e credibile intorno a Nicola Irto". "Spirlì conferma che l'unica cosa che gli riesce è fare cabaret, peccato non si sia accorto di  non essere su un palcoscenico ma presidente della Regione facente funzione, dunque non eletto. O meglio facente finzione".

 

 

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