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Giustizia in Calabria, Gratteri "boccia" le ministre: "Noi insegniamo le buone prassi"

Il procuratore torna sulla commissione per la giustizia al Sud

Il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri “boccia” l’istituzione di una commissione per l’insegnamento delle “buone prassi” giudiziarie ai magistrati impegnati nelle regioni del Mezzogiorno. «A noi è dispiaciuta già l’idea di quella commissione, di chi ha ideato una commissione di due ministeri, Giustizia e Sud, di spiegare agli uffici del Sud le buone prassi. Ma vi sembra normale?».

Così ha esordito il procuratore Gratteri rispondendo alle domande dei giornalisti, a margine dell’inaugurazione dell’aula bunker di Lamezia Terme. «Se lo stesso ministero della Giustizia - ha aggiunto Gratteri - dice che il distretto di Catanzaro è l’unico distretto in Italia che durante il periodo Covid ha smaltito il 110% dei fascicoli. Siamo l’unico distretto con segno positivo e ora si sente l’esigenza di creare una struttura per spiegare le buone prassi? Ma quali sarebbero le buone prassi? Voi pensate di poter sovrapporre un qualsiasi tribunale del nord con i carichi e col tipo di mafie che ci sono in Sicilia, in Calabria, in Basilicata o in Puglia? E chi dovrebbe insegnare a noi come si organizza un ufficio, nel momento in cui - ha ricordato il procuratore di Catanzaro - in quattro mesi e mezzo siamo riusciti a fare quest’opera».

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