Per la prima volta i sindaci del Sud fanno rete per rivendicare a livello nazionale i diritti e i bisogni dei propri territori, determinati a contestare a voce alta le disparità del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sono 526 i primi cittadini del Mezzogiorno che hanno già aderito alla rete “Recovery Sud” per reagire concretamente contro lo “scippo” di almeno 60 miliardi ai danni del Mezzogiorno nella ripartizione dei fondi del Recovery Plan, approvata dal Parlamento con il Pnrr.
Dopo un primo incontro a Napoli, il 25 aprile scorso, una rappresentanza dei sindaci che hanno aderito alla rete, nata da un’intuizione del primo cittadino di Acquaviva delle Fonti Davide Carlucci, si è ritrovata a Borgia, nel Catanzarese, per serrare i ranghi e delineare le prossime mosse di una battaglia contro un Piano che disattenderebbe i parametri stessi fissati dall’Europa quali criteri per la ripartizione dei fondi, finalizzati a incentivare la coesione interna e ad annullare il divario fra le aree più progredite e quelle più marginalizzate, come il Sud Italia.
Leggi l’articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia