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Contagi, Corbelli: “Iss e, ora, anche Fondazione Gimbe confermano: contagio in aumento solo tra i bambini"

Il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli

“Scuole. Dopo l’Iss, adesso anche la Fondazione Gimbe conferma: ‘Aumento contagi solo tra i bambini’! Avevo ragione! Purtroppo per mesi ho, come San Giovanni, gridato nel… deserto”! E’ quanto afferma il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che per esprimere il suo stato d’animo promuove sulla pagina Fb di Diritti Civili una nuova “provocazione gandhiana”, mostrando, sotto la notizia delle ultime ore dell’aumento dei contagi e dei focolai nelle scuole elementari che hanno fatto ripartire l’Rt, una raffigurazione di San Giovanni che grida (inascoltato!) nel deserto! E all’apostolo predicatore si paragona per la sua battaglia “per la chiusura delle scuole e l’attivazione della Dad per proteggere bambini, ragazzi, insegnanti, altro personale scolastico e scongiurare la diffusione di contagi nelle classi e nelle famiglie, come invece sta purtroppo avvenendo”.

“Ho, per mesi, lottato civilmente e, coerentemente con la mia storia e cultura, con grande rispetto di tutte le Istituzioni sono andato a manifestare gandhianamente davanti al Tar, alla Cittadella, alla Prefettura di Cosenza, a Tarsia (scelto come luogo simbolo). Ho scritto e rivolto un appello anche al Presidente della Repubblica, Mattarella. Ho telefonato più volte al Quirinale. Purtroppo i miei appelli sono caduti tutti nel vuoto. Per questo oggi ho richiamato l’esempio di San Giovanni che gridava nel deserto! Avevo ragione. Gli ultimi report, settimanale e mensile, dell’Iss e della Fondazione Gimbe, sono chiari e netti e il dato è allarmante: con la riapertura delle scuole l’impennata dei contagi si è registrata soprattutto nella fascia d’età 0-9 anni! Questo aumento dei positivi tra i bambini e i ragazzi(e, aggiungo io, tra gli insegnanti) è la causa della ripartenza dell’Rt. Di fronte a questo quadro chiedo oggi ancora una volta: perché si sono riaperte le scuole a poche, 3-4, settimane, dalla fine dell’anno scolastico? Che senso ha? Perché in nome di una battaglia ideologica sulla riapertura delle scuole a tutti i costi, si sono esposti al forte rischio contagio i bambini, ragazzi e insegnanti? Che risultato si è ottenuto? Oggi ci ritroviamo tantissimi bimbi, ragazzi e insegnanti tutti contagiati che con le scuole schiuse avremmo invece evitato! Perché questo inutile sacrificio? E oggi, di fronte a questi dati inquietanti e drammatici sul contagio tra i bambini e i minori, e considerando le decine di migliaia di nuovi positivi e centinaia e centinaia di morti ogni giorno in Italia ( con, nel nostro Paese, oltre 120mila decessi, dall’inizio della pandemia!) cosa si aspetta ancora per intervenire e chiudere subito tutte le scuole, per evitare così la ulteriore, grave diffusione del contagio in questa fascia giovanile della popolazione, che, com è noto, è la più colpita dalla contagiosissima e letale variante inglese? Resta tutta la mia amarezza, sofferenza e civile indignazione vedendo tutti quei bambini, ragazzi e insegnanti contagiati per una mera battaglia ideologica sulla riapertura delle scuole ad un mese dalla fine dell’anno scolastico”.

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