I tentacoli dei clan della ’ndrangheta aspromontana, ossia quella di massimo livello e spessore criminale ed economico, avevano messo radici ben profonde e redditizie pure nel Land del Baden-Wurttemberg, nota località turistica della Germania. Ad infliggere, all’alba di ieri, un durissimo colpo alla famiglia Giorgi, alias “Boviciani”, di San Luca, è stata la maxi-operazione anticrimine e antidroga coordinata dalla Dda di Torino e compiuta dalla Dia in collaborazione con i militari della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e dei Carabinieri e agenti delle polizie tedesche, spagnole e romene. In totale sono stati ben 33 gli arresti compiuti; oltre 60, invece, le persone iscritte nel registro degli indagati (per 13 il gip ha negato l’arresto). Il clan Giorgi “Boviciani”, stando a quanto emerso dall'inchiesta, è accusato di aver gestito un traffico internazionale di stupefacenti che coinvolgeva, oltre a Calabria, Piemonte, Sardegna e Sicilia, anche il Land del Baden, in Germania, dove i Giorgi gestivano una catena di ristoranti chiamati “Paganini”. Momento fondamentale delle indagini sono state delle intercettazioni ambientali registrate ad Alghero, in cui gli indagati avrebbero fatto riferimento alla consegna di una grossa partita di droga al confine fra Germania, Olanda e Belgio.
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