Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Ponte Stretto e Porto di Gioia Tauro, Confindustria Reggio: "Chi dice no è contro il Sud"

"Sono opere di importanza strategica per lo sviluppo"

Una elaborazione grafica del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina

«Il Ponte sullo Stretto è un problema di assoluta importanza, non soltanto per la Calabria o la Sicilia ma per l’Italia intera. E’ un simbolo e deve essere fatto a prescindere dall’importanza dell’investimento economico. Tra l’altro, ci sono già imprese private che hanno già dato la disponibilità a investire proprie risorse per la sua realizzazione». Lo ha detto, conversando con l’AGI, il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio. Il rappresentante degli industriali risponde anche alle obiezioni di quanti sostengono che «il ponte non è tecnicamente realizzabile». «Ho sentito varie tesi - spiega Vecchio - e guarda caso sono tutti filosofi, non tecnici, perchè un tecnico sa bene che in Giappone, che è la terra più ad alto rischio sismico, si realizzano opere molto più importanti. L’importante è realizzarle in un certo modo e farle bene».

Dietro le ragioni tecniche, secondo Vecchio, si nasconde una volontà politica contraria al Mezzogiorno: «Che poi non si voglia fare perchè diventerebbe un punto importante a favore del Meridione, è più plausibile. Sono convinto che non si voglia fare per una questione politica, così come non si vuole far sviluppare il porto di Gioia Tauro, è solo una questione politica. Sanno bene che il ponte e il porto di Gioia Tauro rappresentano le direttrici fondamentali per l’estrema periferia del Sud, sono di importanza strategica per lo sviluppo. Una volta realizzate queste due importanti opere strutturali, l’Italia intera avrebbe un beneficio immenso e l’area diverrebbe il più importante polo economico nazionale».

Caricamento commenti

Commenta la notizia