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Morte di Lisa a Montalto Uffugo, l’ex poliziotto scagionato dall’esame del Dna

La ventiduenne venne trovata cadavere in un boschetto nel 2005

Un delitto impunito. E l'ombra d'una accusa infamante: essere un assassino in divisa. Maurizio Mirko Abate, 51 anni, ex poliziotto, è indagato dalla procura di Cosenza perché sospettato d'aver ucciso – mediante soffocamento – Lisa Gabriele, 22 anni, con cui aveva in precedenza avuto una relazione sentimentale. Il corpo della ragazza venne trovato in un boschetto di Montalto Uffugo la mattina di domenica 9 gennaio del 2005. Abate, ascoltato all'epoca del ritrovamento della salma come persona informata sui fatti, non può tuttavia essere l'omicida. La ragione? La salma di Lisa è stata riesumata nel novembre del 2019 ed uno dei più importanti e famosi genetisti italiani, Emiliano Giardina, coadiuvato dal criminalista Luca Chianelli, ha proceduto all'esame di ogni singola parte dei resti della vittima con il compito precipuo di individuare tracce di Dna. Il punto è proprio questo: Maurizio Abate, arrestato dalla Polizia lo scorso anno perché sospettato di aver rubato la pistola a un collega - fatto per il quale è stato poi condannato a un anno e 8 mesi di reclusione – è stato sottoposto nell'occasione a prelievo del codice genetico. Il suo Dna è stato quindi comparato con quello repertato sulla salma di Lisa ed il risultato dell'esame ha rivelato una sostanziale incompatibilità. La “firma” organica lasciata sul corpo dell'uccisa non è dunque quella di Abate.

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