La Calabria cerca la strada più breve per togliersi definitivamente di dosso la polvere di questo virus e la paura di non farcela. Ma non è semplice cambiare la storia in questa regione perché non serve solo una bussola per individuare le coordinate della terra promessa, risanata, un altrove senza più contagi, malati e morti. E non è solo una questione di tempo, di giorni, di mesi. Dentro il circolo chiuso c’è sempre una pietra d’inciampo, un ostacolo per una buona idea che non ritorna. I “Vax day” sono per principio delle buone idee che servono a rafforzare i numeri di una campagna vaccinale che, nonostante il dinamismo, continua a mantenere un profilo sofferente, nonostante le 35mila somministrazioni del 24 e 25 aprile, e le sedicimila del primo maggio. Servirebbe maggiore sprint ma restano limiti strutturali di un sistema di prenotazione condizionato dai capricci di un algoritmo. In questi giorni, nonostante la moltiplicazione dei poli vaccinali, per molti è stato impossibile accedere alla campagna di profilassi dedicata a San Francesco da Paola. La corsa ad ostacoli alla prenotazione sul portale della Regione o al numero verde hanno nutrito rinunce e passi indietro.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia