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Ottimismo, speranze e incognite: l’Alta velocità Salerno-Reggio Calabria divide la politica

Dibattito acceso sull’ultima versione del Recovery votata dal Parlamento

treno ferrovia della calabria

Il progetto sull’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria è in bella evidenza nell’ultima versione del Recovery plan approvato dal Parlamento, eppure ancora qualche dubbio ancora serpeggia. Già, perché se il premier Mario Draghi continua a ripetere che in Calabria sarà realizzata una linea dove i treni potranno viaggiare a 300 km/h, non si capisce perché nel Pnrr si parla di un taglio di 80 minuti dei tempi di percorrenza sulla tratta Salerno-Reggio al completamento dell’intero progetto, ma banalmente, non viene indicato rispetto a quale tempo attuale si otterrà questa riduzione.

Forza Italia è convinta della bontà delle iniziative messe in campo dal governo Draghi. Una prova si è avuta ieri a Montecitorio durante la conferenza stampa sulle proposte degli azzurri per lo sviluppo del Mezzogiorno. «Siamo molto soddisfatti che l’Alta velocità arriverà fino a Reggio Calabria - sottolinea il deputato Francesco Cannizzaro, responsabile Sud di FI - ma per poterla portare fino a Palermo sara' fondamentale proprio la realizzazione del Ponte, un’opera che sarà un riscatto per l’intero Paese. Sulla sanità, invece, sono tantissime le misure destinate al Sud che potremo utilizzare per una riorganizzazione complessiva. Finalmente potremo uscire da questo gap storico».

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