Finisce con 38 condanne e sei assoluzioni il processo d’appello scaturito dalla maxi inchiesta Crisalide che non solo sgominò le nuove leve del clan Cerra-Torcasio-Gualtieri ma che diede l’avvio agli accertamenti che culminarono con lo scioglimento dell’amministrazione comunale di Lamezia Terme. Proprio nella sentenza di ieri sera infatti spicca la condanna a 4 anni di reclusione per Giovanni Vincenzo Paladino medico e padre di Giuseppe ex presidente del Consiglio comunale.
Il professionista era stato assolto in primo grado al termine del processo con rito abbreviato. Il gup Pietro Carè nelle motivazioni della sua sentenza aveva spiegato che «il vasto materiale intercettivo esaminato e le dichiarazione dei collaboratori di giustizia consentono di affermare che, in occasione delle elezioni amministrative comunali del 2015, per ciò che concerne il giovane consigliere Giuseppe Paladino, nell'interesse del quale il padre Giovanni si preoccupava di “rinnovare” il patto elettorale stabilmente intrattenuto negli anni con gli esponenti della cosca.
Tuttavia, a fronte di un accertato e duraturo rapporto di contiguità, risulta carente la prova di una stabile messa a disposizione del professionista e, di riflesso, di un rafforzamento della cosca per effetto di questo contributo, nel ristretto periodo temporale (febbraio 2015/31 maggio 2015) oggetto di contestazione».
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