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Estrazione gas, a Crotone l’Eni taglia i versamenti al Comune

Notevolmente ridotti i volumi di idrocarburi prelevati attraverso le piattaforme dalla multinazionale

Sono sei le piattaforme installate nel corso degli anni nel mare di Crotone

Taglio netto alle royalties del metano destinate al Comune di Crotone. Nel giro di poco tempo si sono ridotte notevolmente le risorse economiche legate all’estrazione di gas dal sottosuolo marino e terrestre, che l’Eni, attraverso la Regione, eroga periodicamente nelle casse municipali. Il motivo? Sono diminuiti i volumi di idrocarburi liquidi e gassosi che la multinazionale preleva attraverso le piattaforme che da decenni si trovano davanti alle coste di Crotone, ma anche mediante gli altri impianti estrattivi posizionati sulla terraferma. L’ultima “tranche” incassata dall’ente di piazza della Resistenza – che fa riferimento all’anno di estrazione del 2018 – ammonta a 1 milione e 581 mila euro: oltre il 50 per cento in meno rispetto a quanto veniva corrisposto fino a sei anni fa. Mentre un altro milione e mezzo circa è stato ripartito tra i sette centri costieri della provincia (Isola Capo Rizzuto, Cutro, Cirò, Cirò Marina, Melissa, Crucoli e Strongoli), così com’è disciplinato dalla legge regionale 13 del 17 agosto 2015 e dall’Accordo di programma quadro sottoscritto a febbraio 2017 con la Cittadella di Catanzaro.
Per questo, il Municipio è stato costretto a rifare i calcoli sugli interventi da finanziare.

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