Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Gratteri farà domanda per la Procura di Milano e per la Procura antimafia. Addio alla Calabria?

Le voci si rincorrevano da tempo, adesso la conferma dello stesso procuratore capo della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri in un'intervista al Corriere: “Presenterò domanda per la carica di procuratore di Milano quando sarà bandito il posto, probabilmente a luglio. Successivamente anche per quella di capo della Procura nazionale antimafia. E, naturalmente, deciderà il Consiglio Superiore della Magistratura a chi assegnarlo”. A novembre, infatti, l’attuale capo della Procura della Repubblica di Milano, Francesco Greco, compirà 70 anni andando in pensione.

La polemica sulla prefazione del libro di Giorgianni

«In queste ore, purtroppo, si assiste a un’incredibile offensiva contro Nicola Gratteri. Il Procuratore ha chiarito in maniera netta e ha smontato con i fatti accuse assurde che gli venivano rivolte tra cui quelle dell’ex Ministro, Carlo Calenda. Siamo di fronte a uno spettacolo indecoroso, Gratteri rappresenta una speranza, un baluardo a difesa della legalità e nella lotta alla ndrangheta che non può essere messo in discussione per nessuna ragione. Siamo con lui». Lo scrive su Facebook il senatore di Iv Ernesto Magorno. Ma cosa aveva detto Calenda:  «Gratteri deve semplicemente essere rimosso. Abbiamo già visto cose inaudite, discussioni sui media su inchieste in corso, interventi politici, ma l’avallo da parte di un magistrato di tesi antisemite non si può accettare. A casa. Subito». Il riferimento è alla prefazione, firmata da Gratteri, al libro “Strage di Stato”, scritto dal magistrato Angelo Giorgianni e dal medico Pasquale Bacco. Entrambi noti per aver assunto posizioni negazioniste. Nel libro si legge anche “Vogliamo dire chi comanda nel mondo? Comandano gli ebrei! Sta tutto in mano a loro! Tutte le lobby economiche e le lobby farmaceutiche”.

La risposta di Gratteri

«Plexiglass in tutti gli uffici, dispenser di disinfettanti ogni cinque metri, sanificazioni regolari, accesso al pubblico limitato e tre nuove pec per il deposito degli atti. Questo non mi sembra certo l’ufficio di qualcuno che non crede nella pericolosità del Covid». Lo ha detto il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, intervistato in relazione alla sua prefazione al libro Strage di Stato» scritto da Angelo Giorgianni e dal medico Pasquale Bacco, noti per le posizioni negazioniste sul Covid. «Io negazionista? Ma se per l’Ufficio sono state acquistate migliaia di mascherine e siamo tutti vaccinati», spiega Gratteri delineando una presa di posizione netta rispetto alle polemiche sorte in seguito al contributo dato dal procuratore al libro. « "Mi sono limitato a cogliere l’occasione che mi è stata offerta - ha detto ancora - per lanciare per l’ennesima volta l’allarme sulla pandemia come nuova occasione di crescita e guadagno per le mafie. Un tema che da troppo tempo viene ignorato». La prefazione appare, infatti, come un compendio del libro "Ossigeno illegale», scritto a quattro mani con il professore Antonio Nicaso nel quale si affronta il tema della pandemia vista come ennesima emergenza sfruttata dalla criminalità organizzata per accrescere potere e consensi. «Ho più volte sottolineato - scrive Gratteri nella prefazione al volume di Giorgianni e Bacco - l’urgenza del fare. Ne sono ancora più convinto, alla luce dei tanti contrattempi che rischiano di favorire le mafie, come è sempre successo con le pandemie e le calamità del passato che hanno finito per creare una sorta di economia e di politica della catastrofe. La ricostruzione è sempre stata molto più appetibile della prevenzione: garantisce infatti molti più margini di lucro. Il rischio dell’impasse e dei ritardi è quello di dover arrancare nel singhiozzo delle indagini, cercando di contrastare un’attività criminale alla quale non si deve fornire l’occasione di manifestarsi».

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia