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Coronavirus in Calabria, la Lega dà ragione a Spirlì sulle scuole. La Cgil: "Subito zona rossa"

Il commissario regionale della Lega Giacomo Saccomanno e il segretario regionale della Cgil intervengono sulla situazione di scuole e ospedali

Sono trascorsi circa 10 giorni dalla riapertura delle scuole, a seguito di ordinanza del Tar Calabria, e la pandemia è fortemente aumentata creando timori, paure e sconcerto. In alcuni giorni si è anche superato il numero di oltre 400 positivi, quota mai raggiunta in Calabria, e il virus sta colpendo anche molti giovani. Cosa che, nel passato, non è mai accaduto. È di oggi la notizia di una situazione di estrema emergenza a Cosenza dove è caccia ai posti letto e diversi pazienti sono stati trasferiti a Catanzaro.

Nel mentre a Rossano-Corigliano ed a Crotone vi è una situazione estremamente difficile, con molti contagi tra i minori. Tanto che molti sindaci cominciano a chiudere autonomamente le scuole per evitare il contagio.

"Ancora non siamo nel momento di massima espansione del Covid! Questo dovrebbe raggiungere il picco massimo nelle prime due settimane di aprile - afferma il commissario regionale della Lega Giacomo Saccomanno - I fatti ci dicono che aveva ragione il presidente Spirlì a chiudere le scuole per evitare quello che sta accadendo. Forse a volte è meglio guardare all’interesse generale piuttosto che a quello particolare e personale. Le scuole dovranno essere chiuse non tanto per l’espansione del contagio, quanto per la situazione estremamente difficile degli ospedali che non riusciranno mai a dare delle risposte adeguate in caso di aumento dei ricoverati, specialmente se necessitano di terapie intensive".

La Lega si augura che si possa arginare questo aumento incontrollato del coronavirus con le misure che verranno prese immediatamente e, comunque, che non ci siano ancora degli irresponsabili che mettano a rischio la salute dell’intera comunità calabrese.

Sulla situazione dei contagi in Calabria interviene anche il segretario della Cgil Calabria Giacomo Sposato: "Se è vero che in Calabria sono esauriti i posti Covid ed i ricoveri si stanno trasferendo in altre regioni non è necessario aspettare domani per decretare la Zona Rossa. Si riattivino subito gli ospedali da campo e la regione attivi subito un confronto per i ristori per famiglie, lavoratori e imprese".

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