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Calabria, il Recovery sui sistemi idrici. Ma non c’è la diga sul Melito

Tra le proposte dell’Autorità di bacino meridionale due opere nel Reggino

Il cantiere della diga sul Melito nel territorio di Gimigliano, in provincia di Catanzaro

Gravitano entrambi attorno all’area reggina gli interventi sugli schemi idrici proposti per il Recovery fund. Non c’è una delle grandi incompiute calabresi, ovvero la diga del Melito, nell’area di Catanzaro, che avrebbe dovuto fornire acqua a oltre cinquanta comuni. Ma quel progetto nato nel 1983 su input della Cassa per il Mezzogiorno non è mai arrivato a compimento e proprio nei mesi scorsi è stata anche revocata la concessione al Consorzio di bonifica Jonio catanzarese.
Dunque, non sarà possibile avvalersi dei fondi europei previsti nell’ambito degli interventi relativi a invasi e gestione sostenibile delle risorse idriche, volti a potenziare e completare le infrastrutture di derivazione, invasi artificiali e dighe nonché condotte di adduzione primaria. Nel dettaglio, gli interventi proposti dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale riguardano solo lo schema idrico a valle dell’invaso del Menta, con completamento dello schema ai fini dello sfruttamento idroelettrico e interventi di ottimizzazione dell’opera, e il completamento della galleria di derivazione dell’invaso della diga di Castagnara sul fiume Metramo.

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