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Recovery, il nodo infrastrutture. A rischio l’effetto “aggiuntivo”

Perplessità sulle opere prioritarie incluse dal Mit nel documento “Italia veloce”

La statale 106 Jonica

Ora il timore è che la Calabria possa essere svantaggiata nell’utilizzo dei fondi del Next Generation Eu. A destare perplessità sono state le ultime parole del ministro per le Infrastrutture Enrico Giovannini che ha parlato delle 58 opere prioritarie da realizzare nei prossimi anni. Si tratta di interventi che includono anche infrastrutture necessarie al Mezzogiorno e l’obiettivo del governo, spiegato dal titolare del dicastero, è quello di accelerare anche attraverso i commissariamenti di alcuni interventi bloccati da tempo. Opere finite nel documento “Italia veloce” che include strade, ferrovie, opere portuali, idriche e strutture di pubblica sicurezza. Si parla anche della Calabria, in riferimento al potenziamento della statale 106 e al potenziamento con caratteristiche di alta velocità della direttrice Salerno-Reggio Calabria. E qua già si inserisce un primo elemento di “crisi” per quanto riguarda la portata degli interventi, in quanto, come rilevato anche dal segretario generale della Cisl Calabria, Tonino Russo, sembra delinearsi l’esclusione della Calabria dall’alta velocità ferroviaria di nuova generazione. A tal proposito Russo chiede alla deputazione calabrese «di far sentire la propria voce perché questa decisione venga riconsiderata». E rilancia anche sull’inserimento di altre opere importanti per la Calabria tra quelle da commissariare.

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