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Crotone, misurato l’impatto sismico sulle antiche vestigia di Capocolonna

Monitoraggio nel sito archeologico. Il progetto coinvolge una scuola cittadina e l’Istituto di Geofisica

Un intervento durato circa quattro ore quello effettuato sulla Colonna superstite del tempio di Hera per valutare gli effetti dei movimenti sismici sul monumento di epoca greca. Prende il via dall’Istituto Gravina di Crotone, l’idea di monitorare lo stato di salute e di stabilità delle antiche vestigia che resistono al tempo ed all’uomo. Un progetto pensato e messo in atto dal professore di scienze Antongiulio Cosentino, insieme agli studenti della quarta e della quinta classe del Liceo linguistico, ma che ha visto coinvolti i Vigili del fuoco, l’Associazione nazionale Carabinieri di Brughezio, il Polo Museale di Crotone, l’Università della Calabria e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Il progetto dal titolo “Le pietre che narrano. La conoscenza itinerante” si va ad aggiungere alla grande attenzione che in questo momento c’è su Capocolonna sia da parte della Regione Calabria, che ha finanziato per quasi tre milioni di euro progetti di messa in sicurezza della costa, sia da parte del Ministero per i beni culturali, che il prossimo 15 marzo attiverà delle prospezioni in mare prima di iniziare i lavori per contenere l’erosione costiera della faglia sui cui poggiano i resti dell’abitato romano.

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