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Natuzza, il rettore del Santuario di Mileto primo nodo da sciogliere

La modifica dello Statuto fa tornare il sereno tra Fondazione Cuore Immacolato di Maria e Curia vescovile

Il Santuario voluto da Natuzza Evolo a Paravati di Mileto

Il giorno dopo l’approvazione dello statuto il clima che si respira tra Mileto e Paravati è quello della pace finalmente ritrovata. Atmosfera distesa domenica pomeriggio nel corso dei lavori dell’assemblea della Fondazione. Altrettanto ieri presso la Curia di Mileto. «È quello che tutti noi aspettavamo» afferma il vescovo monsignor Luigi Renzo che ci tiene, comunque a precisare che «non ci troviamo di fronte alla vittoria di nessuno», lasciando intendere che l’unica vincitrice è Mamma Natuzza. Ma quali saranno adesso gli ulteriori passaggi. Il primo è la consegna degli atti dell’assemblea al presule e il riconoscimento canonico della Fondazione alla luce del nuovo statuto; a seguire l’istituzione della rettoria e l’apertura al culto della chiesa della Villa della Gioia. Per quanto riguarda il rettore la prima nomina (durata due anni) è di esclusiva competenza del presule. Decorso però tale periodo per la nomina del rettore, che in seguito durerà cinque anni, è “riconosciuto” alla Fondazione “il diritto alla presentazione” attraverso una terna di sacerdoti indicata dallo stesso ente morale.

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