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Corruzione, azzerati in Calabria i vertici dell’Ufficio scolastico regionale

Il Miur solleva dall’incarico il direttore generale Maria Rita Calvosa coinvolta nell’inchiesta e affida la reggenza a due capi dipartimento

Azzerati i vertici dell’Usr Calabria dopo lo scandalo del mercimonio di titoli e attestati e, soprattutto, degli episodi di corruzione che sarebbero avvenuti. In attesa che gli indagati chiariscano le rispettive posizioni e che la giustizia faccia il suo corso il Miur ha momentaneamente sollevato dall’incarico la direttrice generale Maria Rita Calvosa, 59 anni di Roma, affidando la reggenza dell’Ufficio scolastico regionale ai capi dipartimento del ministero dell’Istruzione Stefano Versari e Giovanna Boda. La disposizione e i nominativi dei nuovi referenti dell’Usr sono stati comunicati ieri nel corso di un incontro online con i responsabili delle organizzazioni sindacali di categoria. Maria Rita Calvosa, unitamente all’ispettore ministeriale Maurizio Piscitelli, 56 anni di Casalnuovo di Napoli (dirigente reggente dell’Ufficio II dell’Usr e dell’Atp di Catanzaro) ed altri 21 indagati, è rimasta coinvolta nella recente inchiesta di Procura e carabinieri di Vibo denominata “Diacono” che ha portato a dieci arresti. Posizioni diverse le loro nel senso che per Piscitelli la Procura ha chiesto e ottenuto la misura cautelare in carcere, mentre Calvosa figura tra gli indagati in stato di libertà.

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