La denuncia di Nunzia Coppedè scandisce un inizio di settimana certamente non semplice per chi in Calabria è chiamato a gestire la somministrazione dei vaccini contro il Covid-19. Nell’edizione di domenica la Gazzetta del Sud ha dato conto dei dubbi e delle perplessità dei «soggetti estremamente vulnerabili» – tra cui i malati oncologici – che si curano fuori regione e che sostanzialmente non sono contemplati nel Piano vaccinale calabrese perché, tra le disposizioni emanate alle Asp e alle Ao dal delegato del soggetto attuatore, è previsto che chi è affetto da patologie gravi debba ricevere il vaccino nei Centri specialistici in cui è in cura. La platea degli esclusi è però più ampia e riguarda anche moltissime persone con disabilità. Ora, appreso il contenuto del calendario delle vaccinazioni redatto dalla Cittadella, con una lettera aperta la stessa presidente di Fish constata «con amarezza» che per essere vaccinate «le persone con disabilità devono far parte di una lista di patologie, le stesse da noi già contestate a livello nazionale e soprattutto devono essere in carico ad un servizio».
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