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“L’affaire” dei migranti a Crotone, arresti confermati per avvocati e poliziotti

L’indagine sui permessi di soggiorno

Il tribunale di Crotone

Avvocati, poliziotti, funzionari di Questura e Prefettura e mediatori culturali coinvolti nell’inchiesta “Ikaros” sull’affare dei permessi di soggiorno, restano tutti agli arresti. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Crotone, Romina Rizzo, ha infatti rigettato 22 delle 24 istanze di revoca degli arresti, tra carcere e domiciliari, avanzate dagli indagati. Restano da vagliare solo le posizioni dell’avvocato Salvatore Falcone e dell’agente della Polizia locale Alfonso Bennardis che ieri hanno preferito non rispondere alle domande del gip.nCon l’operazione coordinata dal sostituto procuratore Alessandro Rho e scattata lo scorso mercoledì e che vede coinvolti 90 indagati, gli inquirenti si dicono convinti di aver disarticolato due presunte associazioni a delinquere che avrebbero lucrato sulle pratiche per il rilascio dei permessi di soggiorno a decine e decine di stranieri senza che questi ultimi ne avessero i requisiti.

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