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SS 18 chiusa per pericolo massi a Vibo, in agenda solo interventi ordinari

Neanche un recente vertice tenutosi in Prefettura è stato in grado di individuare percorsi celeri per la messa in sicurezza della strada

Nove giorni dopo il masso deve essere ancora rimosso, la frana lungo il costone attende di essere valutata, la messa in sicurezza della collina sembra una chimera e, soprattutto, la Statale 18 rimane chiusa a cavallo tra Vibo Valentia e le frazioni costiere, in primis Vibo Marina, Bivona, Longobardi. Stop, dunque, alla circolazione ed oltre diecimila persone da più di una settimana praticamente costrette a raddoppiare i tempi di percorrenza per arrivare nella città capoluogo.

Il prefetto Francesco Zito, a conclusione di un vertice tenuto nei giorni scorsi nei locali dell’Ufficio territoriale del Governo, ha chiarito che tempi certi al momento non ve ne sono. Dunque, neanche il summit con Vigili del Fuoco, carabinieri, polizia, Anas, Comune e Provincia ha sbloccato la situazione. In sostanza, poiché il masso e il dissesto sono sul terreno di un privato, il Comune ha proceduto con una diffida ormai scaduta e successivamente potrebbe optare –in mancanza di risposte – per l’esecuzione del lavoro in danno. Anche se il “proprietario” della Statale 18 è l’Anas che – stando a codice della strada – dovrebbe intervenire. Tanto che la sensazione è che il rimpallo sia già iniziato sulla testa della gente. Ad ogni modo, il problema è legato alla tipologia di opera da eseguire: bisogna limitarsi a rimuovere il masso o agire anche sulla frana in movimento, la cui tipologia va ancora definita?

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