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Calabria, vaccini ai prof e scuola in presenza: il movimento "La forza siamo noi" scrive ai ministri

"L'inizio della seconda ondata epidemica da COVID 19 ha coinciso, per i bambini ed i ragazzi calabresi, con una ripetuta violazione del proprio diritto all'istruzione perpetrata dalla Amministrazione Regionale a suon di ordinanze di chiusura, che hanno riguardato a turno tutti gli ordini di scuola. Il ricorso a tali ordinanze celava, dietro un millantato interessamento verso prevenzione del contagio, l'inconfessabile incapacità delle stesse amministrazioni a prevedere un piano di prevenzione e gestione del rischio in ambiente scolastico". Con queste parole i genitori appartenenti al Movimento la forza siamo noi hanno scritto ai ministri Bianchi, Speranza, Gelmini.

"Contro tale violazione - continua la lettera - si è assistito ad una massiccia mobilitazione di genitori, supportati da pedagogisti, psicoterapeuti dell'età infantile ed esperti di formazione che ha fermato le azioni scellerate messe in atto dalla Regione Calabria tramite ricorsi al TAR ed al Consiglio di Stato. Grazie a questa mobilitazione i nostri figli sono riusciti a riappropriarsi del diritto fondamentale di ricevere una adeguata istruzione tramite la didattica in presenza ed a recuperare una parvenza di normalità in ambito formativo e sociale. Grazie a questa mobilitazione enormi passi avanti sono stati fatti dalle amministrazioni comunali e provinciali assieme ai dirigenti scolastici nella direzione del potenziamento dello screening, della prevenzione e della gestione del contagio in ambito scolastico.

Siamo qui a scrivere alla Vostra Attenzione perché purtroppo su questa conquistata serenità incombe oggi una nuova minaccia, già timidamente paventata dall'ordinanza regionale n. 4 del 30/01/21 che ha gettato nel panico gli istituti superiori calabresi consentendo alle famiglie una frequenza volontaria, affidata al giudizio personale dei genitori più che agli obbiettivi didattici dei ragazzi.

Il presidente della Regione Calabria Facente Funzione Spirli ha infatti annunciato la volontà di emanare una nuova ordinanza che da lunedì prossimo imporrebbe la chiusura indiscriminata delle scuole di ogni ordine e grado per due settimane al fine, così dice, di incentivare e sostenere la campagna vaccinale rivolta al personale docente. Tale possibilità oltre che paradossale, non costituendo la campagna di vaccinazione un rischio bensì un'arma nella battaglia contro la pandemia, risulta gravissima se si considera il balletto dentro e fuori le classi a cui costringerebbe i nostri ragazzi. Una idea che nient'altro nasconde se non, ancora una volta, l'inadeguatezza dell'apparato amministrativo calabrese che, non essendo capace di predisporre un adeguato piano vaccinale ed una adeguata pianificazione e calendarizzazione per gli accessi del personale docente, sceglie come sempre la strada più semplice, sebbene più dannosa, della chiusura indiscriminata.

A titolo di paragone, chiudere le scuole per effettuare i vaccini agli insegnanti equivarrebbe ad aver chiuso gli ospedali per realizzare il piano vaccinale degli operatori sanitari. Contro una misura tanto scellerata sono insorte anche la maggioranza delle sigle sindacali scolastiche che hanno proclamato una mobilitazione di tutto personale a partire dal 18 febbraio fino ad esperimento della procedura conciliativa.

Con questa lettera - concludono i genitori - vogliamo sollecitare la vostra attenzione ed il vostro autorevole intervento per arrestare definitivamente, e prima che si incorra in una nuova chiusura degli istituti scolastici, questo che ormai è diventato un amaro gioco delle parti, senza alcun riguardo del benessere e del diritto all'istruzione dei nostri ragazzi. Pretendiamo che le nostre amministrazioni, al pari di tutte le altre in Italia, provvedano ad attuare tutte le misure necessarie per la pianificazione dei vaccini al personale scolastico. Certi del vostro sostegno e fiduciosi in un vostro costruttivo intervento in tal senso".

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