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Nessuna “sorveglianza” sull’influenza, Calabria sul podio

Non ci sono dati ufficiali su quante persone siano state colpite dal virus stagionale

Nessuna sorveglianza sull’influenza. In Calabria l’emergenza da Covid-19 travolge anche il livello d’attenzione sul malessere tradizionale dell’inverno e nessuno sa quanti siano i calabresi messi a letto da febbre, dolori muscolari e starnuti non riconducibili al coronavirus. A livello nazionale la sorveglianza è scattata il 12 ottobre scorso, ma, a distanza quasi quattro mesi dall’attivazione del servizio, la nostra è una delle tre regioni d’Italia ancora al palo. A certificarlo l’ultimo rapporto settimanale messo a punto da InfluNet, il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza coordinato dall’Istituto superiore di sanità con il sostegno del ministero della Salute. La cartina dell’Italia, quasi tutta colorata di verde, non lascia dubbi: i dati mancanti riguardano soltanto la Calabria, la Campania e la Sardegna.
Neo isolano e meridionale, verrebbe da dire, emerso nonostante il coronavirus sia una pandemia che corre in tutto il mondo.

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