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Unical, tasse prorogate ma agli studenti... non basta: “Pagamento per intero? Assurdo”

“Rinnovamento è futuro” precisa la posizione degli immatricolati: “Continuare a distanza e contribuire a prezzo pieno non è corretto”

Il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, su richiesta dei rappresentanti degli studenti, ha deciso di prorogare i termini per il pagamento della terza e della quarta rata del contributo universitario, per venire incontro alle esigenze degli iscritti e delle loro famiglie, in questo periodo di emergenza sanitaria e di incertezza economica. Una decisione che tiene conto anche del rinvio della scadenza della seconda rata del contributo che, slittando dal 30 novembre al 31 dicembre e poi al 23 gennaio, si era avvicinata molto ai termini tradizionalmente previsti per le quote successive. Il decreto sposta quindi la scadenza della terza rata dal primo al 31 marzo e quella della quarta rata dal 31 maggio al 30 giugno.

Studenti (non) soddisfatti

Il popolo studentesco, però, non è entusiasta. «Come Rinnovamento è Futuro abbiamo chiesto la proroga della seconda rata quando il Governo costrinse le Università a chiudere perché crediamo che, all’epoca, toccasse al Governo intervenire per ristorare le famiglie per un servizio di cui impediva lo svolgimento. Ma, adesso che il Governo permette il rientro in presenza e la riapertura delle biblioteche, l’Università non può decidere di non ridare vita al Campus e - allo stesso tempo - esigere il pagamento delle tasse per intero. È assurdo, lo chiediamo ancora una volta : urge ridurre le tasse! Purtroppo, il resto della rappresentanza studentesca è esultante perché i nostri problemi sono solo rinviati e non risolti, anzi, pare che questa assurda decisione sia stata proposta (in maniera occulta perché nessuno ne sapeva nulla) da qualche “rappresentante degli studenti”».

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