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’Ndrangheta e affari. Chiuse le indagini per 160 persone

Il blitz "Imponimento" della Dda di Catanzaro. Confermate le accuse per l’ex assessore regionale Francescantonio Stillitani

Francescantonio Stillitani

La Dda di Catanzaro si prepara a un altro maxi processo che svela altri intrecci tra cosche della ‘ndrangheta ed esponenti della politica. Ieri infatti è stata notificata a 160 indagati la chiusura indagini dell’operazione “Imponimento” che il 21 luglio scorso aveva portato al fermo di 74 persone tra esponenti della cosca Anello- Fruci di Filadelfia, ma anche a politici e imprenditori. Associazione a delinquere di tipo mafioso, associazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, corruzione, estorsione con l’aggravante della mafiosità, turbativa d’asta, truffe e reati ambientali. L’avviso di conclusione delle indagini porta la firma dei sostituti procuratori della Dda di Catanzaro Chiara Bonfadini, Antonio De Bernardo, del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e del procuratore capo Nicola Gratteri. Tra gli indagati spicca il nome di Francescantonio Stillitani già sindaco di Pizzo, assessore e consigliere regionale. Sotto accusa anche il fratello Emanuele, l’ex consigliere comunale di Vibo Valentia Francescantonio Tedesco, l’imprenditore Vincenzo Renda. E ancora Maria Alfonsina Stuppia, ex capo dell’Ufficio urbanistica del Comune di Pizzo e il poliziotto Pietro Verdelli, in servizio a Cosenza.

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