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Vibo, ucciso perché gay e pronto a “cantarsela”: si cerca il corpo

Rastrellamenti e scavi nella vallata di Stefanaconi dove sarebbe stato sepolto nel 2002 Filippo Gangitano

Carabinieri nei pressi del sentiero che dalla sp 15 porta nella vallata di Stefanaconi

Diciannove anni dopo l’omicidio, la vallata tra Vibo Valentia e Stefanaconi potrebbe restituire i resti di Filippo Gangitano di Vibo, vittima di una lupara bianca nel gennaio del 2002. Da ieri mattina, infatti, l’impervia zona che costeggia la strada provinciale 15, è stata al centro di un massiccio rastrellamento da parte dei carabinieri – sul posto militari del Ros di Catanzaro, dello Squadrone Cacciatori e del Comando provinciale – e di scavi eseguiti con l’ausilio dei vigili del fuoco del Gruppo operativo speciale (Gos) di Vibo, intervenuti con un escavatore. Le operazioni – andate avanti per l’intera giornata con il coordinamento della Dda e, nello specifico del procuratore distrettuale Nicola Gratteri – sono state sospese intorno alle 18. Non è da escludere che riprendano questa mattina.

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